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LA STORIA

Negli anni degli studi a Milano, del frenetico inizio professionale di avvocato e dell’abbrivio della vita familiare, Cesare si è allontanato per oltre 20 anni da questi luoghi, tornandoci di rado con nostalgia e desiderio. Passando talvolta dal lungolago di fronte al porticciolo, vedeva quella casa un po’ abbandonata, avvolta da un alone di mistero, meta di scorribande di ragazzini memori di lontane dicerie su quella antica Villa decaduta. Finché un bel giorno del 2008, dopo anni di sogni ad occhi aperti, Cesare ha deciso di acquistarla e riportarla alle sue origini, pensando che quei quattro piani con la torretta e quella ventina di posti letto ben potevano diventare una casa accogliente per una famiglia divenuta ormai numerosa e per gli amici. Come farla tornare al suo fasto antico e ai suoi colori e sapori originali? La risposta è sorta quasi per caso, da un incontro con un vecchio amico impresario della zona che ha accettato la sfida di una importante ristrutturazione conservativa e dall’amicizia con Erasmo Figini, interior designer, e con l’Associazione Cometa di Como. Ogni presentazione di Erasmo e di Cometa sarebbe riduttiva. Qui ci limitiamo a dire che la storia ormai ventennale di Cometa (www.puntocometa.org) si è sviluppata da incontro a incontro, riconoscendo l’amore e la bellezza come fattori di crescita e di rinascita, a partire dall’accoglienza di un bambino in affido che ha visto protagoniste le famiglie di Erasmo e di suo fratello Innocente. Oggi Cometa è una realtà di famiglie impegnate nell’accoglienza, nell’educazione e nella formazione di bambini e ragazzi; da questa esperienza è nata la Scuola Oliver Twist e la Contrada degli Artigiani, una realtà con vocazione educativa in cui i maestri artigiani insegnano e accompagnano i ragazzi
nella realizzazione di prodotti d’eccellenza nel campo dell’arredo e della decorazione d’interni. Oltretutto Erasmo è un “lacustre” come Cesare e con la sua esperienza e genialità creativa ha saputo riportare la Villa non solo ad un secolo prima, ma anche alle tradizioni, ai colori, agli arredamenti e agli abbinamenti tipici dei laghi lombardi. Ogni stanza è stata pensata da Erasmo immedesimandosi nei proprietari e dello “spirito” della casa, collocando la progettazione di ogni particolare nella vita sul lago nei primi anni del ‘900.